La fotografia è un mondo magico, dove poesia e realtà si incontrano e dove è possibile creare autentici capolavori in grado di far sognare chi la osserva. Una foto è l’istantanea di un attimo che non ritorna, ma che può essere nostro per sempre, perché impresso per l’eternità. Un momento che possiamo rivivere infinite volte, immergendo i nostri ricordi in quello scatto, che porterà con sé le emozioni, le sensazioni e le suggestioni del momento.

E anche per questo motivo, la fotografia è un’arte, che può diventare hobby e trasformarsi in un’autentica passione. Ovviamente le moderne macchine fotografiche agevolano il compito dell’aspirante fotografo, poiché basta un click e a tutto il resto ci pensa lo strumento. Eppure per maneggiare al meglio la strumentazione fotografica è necessario sviluppare particolari abilità e capacità. E, così, se la fotografia è la passione della vostra vita, perché non vestirvi da insegnante e trasferire anche ad altri le vostre conoscenze?

Sicuramente, l’idea verrebbe molto apprezzata e i fotografi in erba potrebbero coglierebbero al volo l’occasione per poter apprendere i segreti di questo mondo così affascinante e particolare. Ma come si organizza un buon corso di fotografia?

Decidere il numero di lezioni da tenere e stabilirne il contenuto

Per prima cosa sarà utile stabilire il numero di lezioni che si intende tenere. Questo dipenderà principalmente dal livello che si vorrà conferire allo stesso. Mediamente un corso base è costituito da almeno 4 lezioni e consentirà di impartire almeno una piccola infarinatura sull’argomento. Il corso dovrà svolgersi in un’aula spaziosa, luminosa, dotata di tutte le attrezzature utili per tenere un corso di fotografia (tavoli, sedie, microfoni, impianti di amplificazione adeguatamente funzionanti, connessioni ad internet, proiettori…). Il primo appuntamento sarà informale e snello.

Si concentrerà maggiormente sulla conoscenza con la classe, in modo da entrare in empatia con gli allievi, e su un brevissimo excursus sulla storia della fotografia. Si tratta di una sorta di cornice in cui, poi, inserire il contenuto, man mano che aumenta il livello di difficoltà delle lezioni stesse. Nella secondo incontro, infatti, sarà necessario fare un passo in più, entrando nel vivo del tema. Infatti, sarà utile mostrare agli aspiranti fotografi tutte le funzionalità e le parti di cui si compone una macchina fotografica moderna e tecnologica, permettendo ai partecipanti di prendere appunti e, magari, incoraggiandoli ad un primo approccio con la strumentazione.

La terza lezione, invece, dovrà assumere un carattere più tecnico. Così, l’insegnante dovrà aiutare i corsisti ad entrare nel mondo della fotografia e del suo linguaggio specialistico, spiegando quali sono le tecniche più adatte per scattare una foto di qualità, quali gli errori da non commettere, come scegliere il punto di esposizione, la luce giusta e la pratica dello zoom. Il quarto appuntamento dovrebbe rappresentare il traguardo decisivo, in cui ci si potrà rendere conto della bontà del percorso realizzato. Infatti, il docente potrà invitare i partecipanti ad esercitarsi a casa e a portare in aula le foto realizzate nei giorni precedenti.

In questo modo, si potrà intraprendere una sorta di dibattito, in cui commentare i lavori realizzati. Infatti, il docente potrà rendersi conto se i contenuti siano stati recepiti al meglio, correggendo le eventuali sbavature riscontrate e fornendo consigli sul cosa fare per evitare quel particolare errore.

Dalla teoria alla pratica

Nel momento in cui ci si renderà conto che tutti i partecipanti hanno raggiunto un buon livello di abilità, si potrà prevedere un quinto incontro, da svolgersi all’esterno. Muniti di macchina fotografica, infatti, tutti gli aspiranti fotografi potranno cimentarsi in una vera e propria esperienza sul campo, mettendo in pratica quanto appreso nel corso delle lezioni teoriche.

Inoltre, al termine del corso, sarà buona regola lasciare ai corsisti materiale didattico in cui trovare un po’ della teoria affrontata nel corso dell’addestramento in aula ed un proprio contatto, per poter proseguire il rapporto di amicizia anche al di fuori del corso e, perché no, pensare anche ad un’esperienza formativa futura, utile all’approfondimento di altri argomenti afferenti al campo della fotografia.

Introdurre alla grafica

Per di più, qualora si registri un elevato livello di familiarità da parte dei corsisti nei confronti del computer, al corso di fotografia potrebbe affiancarsi anche un’altra esperienza formativa che, in qualche modo, si collega al settore già preso in esame. Parliamo della grafica, il prodotto della progettazione orientato alla comunicazione di visiva. Importante soprattutto nel campo del marketing, permette la diffusione di un messaggio efficace. Inoltre, proprio la grafica è l’elemento essenziale che si pone alla base della costruzione di un sito Web, decretandone il successo.

Come si struttura un corso di grafica?

Un corso di grafica si struttura in tre grandi moduli: Adobe Photoshop, Adobe Illustrator, Adobe InDesign. Infatti, un corso in grafica consente di acquisire tutte le abilità tecnico – pratiche sugli argomenti e le strumentazioni che appartengono al mondo della grafica. Sarà buona norma dedicare i primi incontri a lezioni puramente teoriche, fornendo brevi accenni sulla comunicazione e sul marketing.

Dal secondo appuntamento in poi, invece, il livello delle lezioni potrà innalzarsi, seppur con cautela, e gli aspiranti grafici potranno confrontarsi con argomenti quali: il fotoritocco, l’animazione, l’elaborazione di grafica vettoriale, introducendo l’uso dei loghi, i vector per i volantini e la creazione delle locandine.

Acquisita la giusta familiarità con i programmi ed i software necessari per la creazione di questi lavori di base, negli appuntamenti successivi il docente introdurrà la spiegazione e l’illustrazione per la creazione delle grafiche utili per il Web e per i social, senza dimenticare, nelle ultime lezioni di affrontare l’argomento sulla modalità di impaginazione editoriale. Si tratta di un tema di elevata importanza, poiché risulterà utile per acquisire conoscenze finalizzate alla creazione di cataloghi, brochure, programmi, libri e riviste.

Inoltre, frequentare un buon corso di grafica apre numerosi e prestigiosi sbocchi occupazionali negli studi di graphic design, negli uffici grafici delle aziende, nelle case editrici e nelle agenzie di pubblicità. Pertanto, unire un corso di fotografia ad un’esperienza formativa sulla grafica potrebbe essere una buona idea al fine di conseguire conoscenze utili in due campi che, seppur diversi, si completano vicendevolmente.